Il Concordato liquidatorio può eseguirsi e chiudersi anche senza la liquidazione del patrimonio.
Per il Tribunale Fallimentare di Bologna, a determinate condizioni, una impresa può tornare in bonis e riprendere la propria attività anche senza la liquidazione del patrimonio prevista dal piano allegato alla proposta omologata: è la prima volta a Bologna (e probabilmente in Italia).
Con il provvedimento 23 agosto 2022, a firma del Giudice Delegato alla procedura dott.ssa Rimondini, il Tribunale – tenuto conto dell’interesse della maggioranza dei creditori (e della loro rinuncia ad essere soddisfatti nell’ambito della procedura) – ha dichiarato l’esecuzione del concordato e la chiusura della procedura anche senza il compimento del piano allegato alla proposta concordataria: la società è tornata in bonis e riprenderà la propria attività imprenditoriale.
L’operazione, realizzata da una società bolognese previa acquisizione della maggioranza dei crediti che erano stati riconosciuti in concordato, assistita dallo Studio Verzelli & Partners con il proficuo confronto con gli Organi della Procedura e della stessa Sezione Fallimentare del Tribunale di Bologna, apre una nuova via inesplorata e non codificata nella esecuzione del concordato.